Torna a tutti gli Eventi

Recensione del Prof. Luigi Berzano sulla rivista Religioni e Società


Recensione del Prof. Luigi Berzano sulla rivista Religioni e Società

   Raffaella Di Marzio, Scelta e abbandono di una comunità spirituale. Percorsi di cambiamento e sviluppo personale, MIMESIS, Milano, 2023.

   Il libro di Raffaella Di Marzio affronta un tema di particolare interesse per la psicologia dei nuovi movimenti religiosi, analizzando i processi di affiliazione e disaffiliazione di un soggetto da un gruppo religioso o spirituale, all’interno delle più ampie dinamiche di cambiamento e crescita personale. L’autrice – direttrice del “Centro Studi sulla Libertà di Religione Credo e Coscienza” (LIREC), è da tempo impegnata nella difesa e nella promozione dei diritti dei soggetti relativamente alla scelta riguardo l’adesione, o anche la non adesione, a una confessione religiosa o movimento spi­rituale.

   Con una buona impostazione teorica e sulla base di una abbondante letteratura, la ricerca di Raffaella Di Marzio descrive l’affiliazione e la disaffiliazione come processi multidimensionali e dinamici, che possono evolvere in diverse direzioni (compresa l’“uscita” dal gruppo) e si presentano in momenti e stadi successivi e interattivi che si configurano come un insieme di temi, modelli e processi. La seria indagine esplorativa analizza la complessità del fenomeno della scelta e dell’abbandono di una comunità spirituale con dati raccolti at­traverso interviste a ventiquattro soggetti, confrontati con quelli di altre ricerche sul fenomeno e li approfondisce alla luce di modelli interpretativi caratterizzati da un approccio multidisciplinare­. Il modello analitico generale prevede la possibilità di valutazione psicologica della scelta religiosa solo a condizione di potere prendere in considerazione i dati e le variabili studiate da altre branche della psicologia, come la psicologia cognitiva, emozionale, evolutiva, sociale e culturale.  

   Particolare attenzione viene data al modello euristico di conversione di L. R. Ram­bo che sottolinea come la conversione sia un processo in cui la dimensione religiosa del contesto di vita del sogget­to riveste grande importanza. Ne è la riprova il caso di uno dei soggetti analizzati dalla Di Marzio: un appartenente a un movimento – prima affiliato, poi disaffiliato e infine riaffiliato allo stesso movimento – che indica la fenomenologia delle appartenenze come un percorso anche discontinuo. Si tratta di un soggetto che dopo aver trascorso venti anni al difuori del movimento e aver cer­cato altri gruppi e filosofie che potessero porre fine alla sua ricerca spirituale, ha deciso di ritornare nel movimento Hare Krishna, dove ha ritrovato la sua strada e la sua famiglia spirituale.

   Tutta la ricerca della Di Marzio conferma l’ipotesi della natura volontaria e libera della decisione che i soggetti hanno preso, sia quando sono entrati nel movimento prescelto sia quando hanno deciso di abbandonarlo. I dati raccolti e presentati nel volume confermano quindi la conclusione che i nuovi aderenti ai movimenti religiosi – anziché essere del tutto “passivi” di fronte al potere e alle pressioni del fondatore carismatico che ne limiterebbero la libertà di fuoriuscita – sono al contrario attivi e liberi. «Il processo e le conseguen­ze della disaffiliazione sembrano rientrare nell’ambito dei normali conflitti generati da cambiamenti importanti nella vita delle persone che hanno una inevitabile ricaduta sui suoi gruppi di riferimento, in particolar modo la famiglia e, in questo caso specifico, anche il movimento a cui il soggetto si è affiliato o disaffiliato». (p.202).

In tale prospettiva risulta più comprensibile sia quanto un movimento offre al potenziale convertito sia le mo­tivazioni di quest’ultimo ad affiliarsi. La conclusione che ne trae la Di Marzio è che affiliazione e disaffiliazione sono comprensibili se analizzate quale processo unitario – seppur svolto in fasi successive e ricorrenti – di un individuo con le sue proprie aspirazioni, relazioni interpersonali e personalità.

   É da riconoscere, in conclusione, che il volume della Di Marzio potrebbe svilupparsi in futuro – sempre nella prospettiva che il “credere non è reato” – nel nuovo campo di ricerca delle tipologie degli ex–membri, basate sul principio di William Ashcraft (2018) secondo cui non tutti gli ex–membri sono anche apostati. Esistono ex–membri che non provano sentimenti ostili nei confronti della organizzazione da cui sono usciti. Altri invece diventano oppositori attivi del gruppo che hanno lasciato, cioè apostati. Altri infine sono interessati ad approfondire la natura e le eventuali degenerazioni del loro passato movimento, con la volontà di porvi rimedio. In queste tipologie compare la differenza più significativa tra ex–membri visibili e ex–membri invisibili. La maggioranza, gli ex–membri restano invisibili, non avendo interesse a parlare della propria passata affiliazione e la loro stessa esistenza si può rilevare solo mediante ricerche quantitative che attingano alle registrazioni del gruppo relative ai membri che lo hanno abbandonato.

Luigi Berzano

(Università di Torino)

Indietro
Indietro
14 novembre

Presentazione Università di Bari

Avanti
Avanti
19 novembre

Recensione del Prof. Davide Romano sulla rivista Coscienza e Libertà