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Decreto di riconoscimento per i "Cursillos de Cristianidad", il movimento che chiama gli uomini e le donne del nostro tempo ad essere lievito profetico nella vita di ogni giorno.


La consegna del documento si è svolta stamani a Roma.

L’organismo mondiale dei “Cursillos de Cristiandad” (OMCC) ha ricevuto stamani a Roma, presso la sede del Pontificio Consiglio per i Laici, il decreto di riconoscimento.

I Cursillos nascono in Spagna nel 1948 e si prefiggono di richiamare il primato dell’evangelizzazione e di favorire la crescita della fede, vissuta quale fermento dell’intera vita personale. “Di fronte a forme di individualismo, che frantumano e disperdono le risorse dell’umanità - ha ricordato Giovanni Paolo II il 29 luglio 2000, durante la celebrazione del giubileo dei “Cursillos de Cristiandad” - il metodo del cursillo si prefigge di contribuire a cambiare in senso cristiano gli ambienti dove le persone vivono e operano, attraverso l’inserimento di ‘uomini nuovi’, resi tali dall’incontro con Cristo”.

Ma cosa rappresenta questo decreto per il movimento? Giovanni Peduto ha girato la domanda al vescovo Diego Bona, per tanti anni assistente spirituale dei “Cursillos de Cristiandad”.


R. – E’ un atto pubblico, una cittadinanza acquisita nelle grandi famiglie dei movimenti ecclesiali. Il decreto è un riconoscimento che attesta i buoni frutti che derivano dall’azione dei “Cursillos de Cristiandad”, a vantaggio di tutto il corpo della Chiesa. Normalmente queste iniziative, questi germogli nascono dal basso, perché lo Spirito che è assicurato alla Chiesa fa sempre sorgere iniziative nuove, adatte al momento e al tempo. Quando questi germogli dimostrano la loro vitalità, soprattutto se stanno in intensa comunione con la Chiesa, la Chiesa li vede con simpatia e li accompagna fino ad un pubblico riconoscimento.

D. – Eccellenza, in breve, quale è la storia dei Cursillos e quale ne è la spiritualità? 

R. – I Cursillos nascono in Spagna, nell’isola di Maiorca, nell’anno 1948, come rivitalizzazione spirituale dei giovani di Azione Cattolica. Credo che sia importante che le nostre strutture, anche tradizionali, vengano rinnovate dall’interno con una spiritualità forte. Questa prima iniziativa ha riscosso un buon successo ed è stata così allargata anche agli adulti. Da lì il movimento ha preso piede in Spagna, in Portogallo, in Italia e per gemmazione, perché un gruppo contagia l’altro, si è allargato nel mondo. Nella sintesi, il movimento si prefigge di riscoprire il senso del battesimo, in maniera comunitaria. Sacerdoti e laici raccontano la loro storia, presentando il Vangelo, i punti essenziali. In un momento in cui è molto forte l’esigenza di un primo annuncio, io credo che i Cursillos rappresentino qualcosa di importante per le persone che riconoscono che Gesù Cristo è vivo, presente e salvatore. I Cursillos non mirano a fare associazione, a fare gruppo, ma mirano a far riscoprire il fondamento della vita cristiana, per poi rimandare subito le persone nel loro ambiente naturale, la parrocchia, la società, la fabbrica, perché è lì che devono offrire la propria testimonianza cristiana.

 

Tratto dalla Radiovaticana. Anno XLVIII n. 163 - Testo della trasmissione di venerdì 11 giugno 2004.