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Articolo di Raffaella Di Marzio


La recente canonizzazione di Josemaria Escrivà De Balaguer, avvenuta il 6 Ottobre 2002, è stata l' occasione, per molte testate giornalistiche, di tornare a parlare dell'organizzazione fondata nel 1928 dal neosanto: l'Opus Dei, Prelatura personale della Chiesa cattolica.

L'organizzazione fondata da Escrivà è stata accusata di essere una setta o società segreta, tanto che, in passato, sono state presentate anche alcune interpellanze parlamentari relative alla prelatura dell'Opus Dei, alla sua natura e ai suoi fini. 

La risposta dell'allora ministro dell'interno Oscar Luigi Scalfaro a queste interpellanze, datata 24 Novembre 1986, è stata pubblicata sul Sito Opus Dei...tutta la verità

I commenti sulla recente canonizzazione di Escrivà sono stati di diverso tenore, alcuni denigratori verso l'organizzazione, il suo fondatore e, di conseguenza, anche verso il Santo Padre che lo ha canonizzato, altri fortemente entusiasti, nei quali la canonizzazione è stata considerata il giusto coronamento di una vita fatta di dedizione e testimonianza cristiana vissuta nel quotidiano.

Il Vaticano riporta le Tappe della canonizzazione di Escrivà, mentre i sostenitori del fondatore hanno messo online un Sito dedicato all'evento 

Tra i commenti più velenosi seguiti alla canonizzazione sono da segnalare quelli di Adista, del Diario e di Eguaglianza e libertà, che, come tutte le fonti critiche sul movimento di Escrivà, citano l'ODAN (L'Associazione Opus Dei Awareness Network) e il libro di Carmen Tapìa "Oltre la Soglia", nel quale l'ex membro dell'Opus Dei racconta la sua esperienza negativa all'interno del movimento.

Il giorno 11 Settembre 2002 l' ODAN ha pubblicato sul suo Sito una lettera, rivista e ripubblicata il 9 Novembre 2002, nella quale enumera le ragioni in base alle quali contesta la canonizzazione di Escrivà.

Risulta, invece, introvabile l'"Associazione delle famiglie colpite dall'Opus Dei" che avrebbe una sede a Roma, mentre è certo che non esistono sezioni dell'ODAN in Italia come assicura la stessa associazione da me contattata. 

Nel mare di articoli diffusi dalla stampa in occasione della canonizzazione di Escrivà, non sembra essere stato diffuso un documento che, a mio avviso, è invece molto importante poichè ridimensiona una delle fonti più citate dai giornalisti: Carmen Tapia, autrice del già citato libro. 

Si tratta di una dichiarazione che Carmen Tapia ha rilasciato all'ANSA il 24 Dicembre 2001 nella quale, tra le altre cose, parlando di Escrivà, afferma:" Non ho mai considerato il suo carattere forte un'ostacolo alla sua santita' e conseguente canonizzazione. Le istituzioni formate da esseri umani possono senz'altro essere soggette a grandi errori. Il libro che io scrissi raccoglie, a mio avviso, uno di questi errori, del quale sono convinta, anche il fondatore stesso e' stato vittima involontaria a causa delle erronee informazioni ricevute sulla mia persona. Conseguentemente, sarebbe un altro errore, e grave errore, servirsi dell'informazione contenuta nel mio libro per mettere in dubbio la santita' del fondatore dell'Opus Dei, quando quello che io volevo esprimere si riferisce alle procedure concrete e ad errori commessi, in quell'epoca, da alcuni dei responsabili dell'istituzione stessa''.

Chi ha letto il libro di Carmen Tapia potrebbe, dopo aver letto questa dichiarazione, ritrovarsi a dubitare del fatto che a scrivere il libro e a fare la dichiarazione sia stata la stessa persona. Sta di fatto, comunque, che non ci sono dubbi sul fatto che Carmen Tapia abbia scritto Oltre la Soglia e che, il 24 Dicembre 2001, abbia rilasciato questa dichiarazione.

E' possibile leggere la dichiarazione di Carmen Tapia nella sua forma integrale su questo Portale