La Santa Sede ha messo in guardia i vescovi cattolici di tutto il mondo di seguire con attenzione una setta segreta tradizionalista che prega affinché gli angeli combattano i demoni.
Articolo di di Teresa Scherillo - Tratto da Giornalettismo.com
La congregazione vaticana per la Dottrina della fede interviene sulla ‘Opus Angelorum‘, un gruppo religioso che opera sulla base agli insegnamenti della veggente austriaca Gabriele Bitterlich e che nel mondo germanofono viene spesso considerata una setta segreta. L’ex santo Uffizio ammette, con una nota ufficiale, che esso “vive lealmente e serenamente nella conformità alla dottrina della Chiesa” ma ‘bacchetta’ alcuni suoi membri, preti compresi, rilevando che “non hanno accettato le norme date dall’autorità della Chiesa, e continuano a cercare di restaurare un movimento che pratichi ciò che è stato proibito”.
ANGELI VS. DEMONI – Il corrispondente della BBC a Roma, David Willey scrive che l’Opus Angelorum aveva gia attirato l’attenzione del Vaticano 30 anni fa, dopo la morte della Bitterlich la quale sosteneva di essere in contatto con un arcangelo e di avere scritto i nomi di centinaia di angeli e demoni. Le attività dei seguaci della Bitterlich, tra cui decine di preti e suore cattoliche, alla fine richiamato il Vaticano che ha ordinato un’inchiesta. Lo ‘Spiegel‘ ha riferito di recente che, secondo la fondatrice dell”Opus Angelorum’ le giovani donne che hanno avuto un aborto sono possedute dal demonio, così come gli zingari, le ‘mammane’ e i gatti neri.
MOVIMENTO DEVIANTE – Intanto, la Congregazione per la dottrina della fede guidata dal cardinale William Levada, sottolinea in una ‘lettera circolare’ che “non sussiste alcun ostacolo di ordine dottrinale o disciplinare a che gli ordinari locali accolgano nelle loro diocesi” la ‘Opus Angelorum‘. Il dicastero vaticano responsabile dell’ortodossia cattolica “tuttavia – prosegue la nota – intende attirare l’attenzione degli ordinari sul fato che, negli anni trascorsi, un certo numero di membri dell”Opus Angelorum‘, fra cui anche diversi sacerdoti usciti od espulsi dall’Ordine dei canonici regolari della Santa Croce, non hanno accetato le norme date da questo dicastero e aspirano e lavorano a restaurare ciò che secondo loro sarebbe ‘l’autentico Opus Angelorum’”, cioè un movimento che “professi e pratichi” tutto ciò “è stato proibito” negli anni passati dalVaticano. “La propaganda a favore di questo movimento deviante, il quale è al di fuori di ogni controllo ecclesiastico, si fa, a quanto risulta a questa congregazione, in modo molto discreto e esso si presenta come se fosse in piena comunione con la Chiesa cattolica”. La congregazione per la Dottrina della fede, di conseguenza, “invita gli ordinari alla vigilanza riguardo a tali attività disgregative della comunione ecclesiale e, qualora le abbiano individuate nella propria diocesi, ad una proibizione di esse”.
QUELLI CHE FANNO LE COSE PROIBITE - Il nuovo documento vaticano, pubblicato oggi dall”Osservatore romano’, ricorda che nel 1983 una lettera della congregazione per la Dottrina della fede – guidato all’epoca da Ratzinger – aveva disposto che i membri della ‘Opus Angelorum’ dovevano conformarsi alla dottrina della Chiesa e non diffondere e utilizzare le teorie provenienti dalle presunte rivelazioni private attribuite a Gabriele Bitterlich, e dovevano attenersi a tutte le norme liturgiche in vigore, in particolare quelle relative all’eucarestia. Con un decreto del 1992, approvato da Giovanni Paolo II, poi, la congregazione ha completato tali direttive con alcune altre norme, affidando la loro esecuzione a un delegato nominato dalla Santa Sede, da alcuni mesi padre Daniel Ols. “Oggi – chiosa in una nota il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi – si può considerare che l’Opus Angelorum vive lealmente e serenamente nella conformità alla dottrina della Chiesa e alle norme liturgiche e canoniche e costituisce una ‘associazione pubblica della Chiesa’. Tuttavia un certo numero di membri dell’Opus Angelorum – e in particolare alcuni sacerdoti usciti o espulsi dall’Ordine dei Canonici Regolari della Santa Croce – negli anni passati non hanno accettato le norme date all’autorità della Chiesa, e continuano a cercare di restaurare un movimento che pratichi ciò che è stato proibito. Perciò la Congregazione per la Dottrina della Fede esorta gli Ordinari alla vigilanza nei confronti di tali iniziative”.