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L’Agenzia Fides propone una panoramica in due puntate sulle nuove, piccole e grandi realtà che animano in tutto il mondo la vita della Chiesa.

Prima Parte.

Il dossier è diviso in più puntate e, nella maggior parte dei casi, sono gli stessi responsabili di queste realtà a parlare e a presentarsi. 

 

INDICE

- INTRODUZIONE

- ACLI (Associazione Cristiane Lavoratori Italiani)

- ALLEANZA CATTOLICA

- CAMMINO NEOCATECUMENALE

- COMUNIONE E LIBERAZIONE

- COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII

- ASSOCIAZIONE METER

- MOVIMENTO DEI FOCOLARI

 

INTRODUZIONE

 

“Le prime parole pronunciate da papa Giovanni Paolo II - “Aprite le porte a Cristo!...” - hanno costituito una sorta di preludio a un pontificato di forte impronta missionaria. “Sento venuto il momento - confidava e sottolineava il Santo Padre nell’enciclica Redemptoris missio - di impegnare tutte le forze ecclesiali per la nuova evangelizzazione e per la missione ad gentes” (RM 3). Non è stata proprio questa la profonda intenzionalità missionaria del Concilio Ecumenico Vaticano II, confermata da quella grande esortazione apostolica di S. S. Paolo VI, la Evangelii Nuntiandi (1975)? 

Nonostante questo, nel corso della prima fase post-conciliare un tale disegno missionario si è visto spesso ostacolato dallo sconcerto paralizzante delle crisi di identità, dalla stanchezza provocata dai dibattiti intraecclesiastici, dalle considerazioni ideologiche che mettevano in secondo piano le esigenze e le urgenze della missione. Era necessario “ricominciare da Cristo”, riproporre nel cuore dell’esperienza cristiana la vocazione alla santità, suscitare una rinnovata adesione al mistero della Chiesa nella sua comunione e nella verità che le è stata affidata, destinata a tutti gli uomini, perché tra i cristiani e nelle comunità cristiane scaturisse una nuova primavera missionaria. Tutto ciò fu sintetizzato da S. S. Giovanni Paolo II con l’espressione “nuova evangelizzazione”: “nuova nel suo ardore, nei suoi metodi e nelle sue espressioni”.

Il dossier pubblicato in questo numero dall’agenzia “Fides” presenta un breve resoconto di alcune realtà della Chiesa - movimenti, comunità, istituzioni - che promuovono e animano questa nuova evangelizzazione ad ogni latitudine e che, proprio per questo, sono state vivamente incoraggiate da S. S. Giovanni Paolo II che le considera “provvidenziali” in quanto “dono dello Spirito per il nostro tempo” (Discorso in occasione dell’Incontro con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità, 30 maggio 1998). In un certo senso questo dossier può essere considerato come una sorta di appendice, un complemento sintetico alle molte informazioni raccolte nel Repertorio delle associazioni internazionali di fedeli, recentemente pubblicato dal Pontificio Consiglio per i Laici.

Quanto viene presentato nel dossier mette in luce il fatto che la missione non è certamente un’aggiunta all’esperienza cristiana, ma la sua intrinseca comunicazione - direi quasi a mo’ di osmosi, da persona a persona, da comunità a comunità - realizzata per mezzo della testimonianza grata e piena di letizia di coloro che avendo ricevuto un grande dono, sperimentato in tutta la sua verità, bontà e bellezza nella propria vita, lo condividono con tutti quelli che incontrano. 

La missione non è una ideologia da trasmettere, un programma specifico della pastorale da svolgere né, tanto meno, una strategia da attuare tipo “marketing” religioso. Ma è la novità di vita che si pone come splendore di verità e promessa di felicità per coloro i quali si imbattono in essa. È il comunicare agli altri la ragione della propria conversione, il dono dell’incontro con Cristo suscitato dai carismi dello Spirito di Dio, ricco di misericordia, incontro vissuto e proposto come risposta sovrabbondant! e ai desideri di senso, verità e felicità che sono nel cuore di ogni persona e che animano ogni autentica cultura. 

Quando questo si vive nello stupore e nella gratitudine si corre a condividerlo in famiglia, con gli amici, negli ambienti di studio e di lavoro, e preme l’impeto di comunicarlo a tutti, oltre ogni confine. E quanta disponibile generosità missionaria si riscontra tra sacerdoti, consacrati e laici, famiglie e catechisti itineranti, lavoratori e cooperatori, che partono per i diversi confini della terra con il desiderio di condividere il prezioso tesoro che hanno ricevuto e che è il maggior bene per tutti!

Il resoconto delle diverse realtà presentate nel dossier ci offre un ventaglio di compagnie o fraternità missionarie, sorrette e proiettate “ad gentes” dalla consanguineità spirituale che i rispettivi carismi generano in ognuna di esse. Santità, comunione e missione, inseparabilmente!”

Prof. Avv. Guzmán Carriquiry Lecour, Sotto-Segretario PCPL”


ACLI (ASSOCIAZIONE CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI)

 

“Raccontare la vocazione delle Acli è prendere coscienza della giovinezza e dell’attualità del loro carisma. Infatti esse furono create 60 anni fa per avvicinare la Chiesa al mondo dei lavoratori che in quella fase storica erano inseguiti da ideologie materialiste e contrarie ai valori cristiani.

Le Acli nacquero allora come “costola sociale” dell’Azione Cattolica, proprio per testimoniare la profezia evangelica in una zona di frontiera: quella del lavoro. Ecco perché da sempre esse hanno cercato di camminare a fianco e all’interno del movimento dei lavoratori impegnandosi ad annunciare nelle forme più semplici della vita “popolare” e della spiritualità laicale e feriale le verità della fede. Un cammino complesso dal dopo guerra ad oggi nel quale l’associazione ha maturato sempre più la naturale sensibilità alle provocazioni dei segni dei tempi che ha cercato di affrontare attraverso una “sperimentazione creativa” vicina al “Vangelo dei piccoli”. Nella memoria e nell’immaginario di tutti gli aclisti sono presenti “le tre fedeltà”: alla Chiesa, al movimento dei lavoratori e alla democrazia. 

Negli ultimi anni ne abbiamo aggiunta un’altra: la fedeltà al futuro, per sottolineare la responsabilità associativa di abitare profeticamente la storia. Ecco perché cerchiamo di stimolare e favorire la partecipazione dei cittadini alla comunità locale e alle istituzioni nazionali, europee ed internazionali attraverso le varie realtà territoriali, bilanciando l’elaborazione del pensiero (dottrina sociale, progetto culturale) con l’azione sociale attraverso i nostri servizi e la promozione di iniziative politiche, secondo una strategia di alleanza soprattutto con altri movimenti e associazioni del laicato cattolico”. (Luigi Bobba, Presidente Acli)

 

NOME:Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani.

ANNO FONDAZIONE: 26 agosto 1944.

NOME FONDATORE: Achille Grandi.

NOME ATTUALE RESPONSABILE: Luigi Bobba, presidente Acli nazionali.

NOME RESPONSABILE COMUNICAZIONE: Lanfranco Norcini Pala

NOME RESPONSABILE UFFICIO STAMPA:

Alessandro Iapino, responsabile ufficio stampa

INDIRIZZO SEDE PRINCIPALE CON NUMERI TELEFONO UTILI: Via Marcora 18/20, 00153 Roma. Ufficio stampa: 065840688, fax 065840695

NUMERO ISCRITTI/ASSOCIATI: 800.000 circa

PAESI NEL MONDO IN CUI ESISTE UNA PRESENZA: In Europa: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svizzera. Nel Mondo: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Sudafrica, Uruguay,Usa, Venezuela.

INDIRIZZO SITO WEB E INDIRIZZI MAIL UTILI: E-mail  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Sito web:www.acli.it

RIVISTE (NOME, DIRETTORE, FINALITÀ) Aesse (Azione Sociale). Direttore responsabile: Lanfranco Norcini Pala. Finalità: informazione e divulgazione su temi di attualità e sulla vita associativa.

RITIRI SPIRITUALI (Date, luoghi e breve spiegazione dei principali momenti di ritrovo annuali): Incontro annuale di spiritualità. Ogni anno si svolge ad Assisi (PG)

CASE EDITRICI (Se esistono case editrici legate al movimento o all’associazione): Aesse Comunicazione

 

ALLEANZA CATTOLICA

 

“Il dramma della nostra epoca, la rottura fra Vangelo e vita, fra fede e vita, si specifica in separazione fra fede e cultura ai vari livelli, fra cui quello della cultura politico-sociale. A ciascuna di queste fratture si contrappone la coerenza fra i due termini, da distinguere ma non da separare né da confondere radicalmente.

Alleanza Cattolica nasce per alimentare la consapevolezza nei credenti — e anche nei non credenti — del dramma costituito dalla rottura fra Vangelo e cultura politico-sociale, e per mostrare come tale frattura possa essere sanata, così come insegna la dottrina sociale naturale e cristiana, che il Magistero della Chiesa cattolica viene da sempre elaborando e proponendo sulla base della Rivelazione, della ragione e dell’esperienza umana. Nasce perciò per praticare «opere di misericordia spirituale» — «istruire gl’ignoranti» e «consigliare i dubbiosi» — in questo settore, contribuendo così alla costruzione di una società a misura d’uomo e secondo il piano di Dio. Tale società può essere chiamata «cristianità», una civiltà cristiana utile per i poveri e per i piccoli, dal momento che l’assenza di una cultura che li sostenga può impedire loro di accedere alla fede e di viverla pienamente: dalla forma data alla società, infatti, può dipendere la salvezza delle anime. Insomma, nasce e vive come apostolato culturale inteso a mostrare l’amore a Dio che non vede attraverso la dedizione al bene politico-sociale del prossimo che vede.

Alleanza Cattolica si vuole dunque luogo di un itinerario pedagogico e comunicativo, formativo e informativo, che mira a rendere idonei i fedeli laici a impegnare la fede nelle realtà temporali. Tale percorso, basato su di un tirocinio di studio della realtà socio-politica e della dottrina sociale naturale e cristiana capace di giudicarla e di affrontarla, fornisce non soltanto dottrina e stimoli agli «operai della restaurazione sociale», ma anche linee di spiritualità che — memori della promessa della Madonna a Fatima: «Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà» — animino l’impegno vissuto come autentica via di santità, «per la maggior gloria di Dio, anche sociale». (Giovanni Cantoni, fondatore e responsabile Alleanza Cattolica)

 

NOME: Alleanza Cattolica

ANNO FONDAZIONE:1960, prime attività; 1968, inizio della storia con uso del nome; 1977, adozione di un Direttorio ad experimentum; 1998, istituzione davanti a notaio

NOME FONDATORE: Giovanni Cantoni

NOME ATTUALE RESPONSABILE: Giovanni Cantoni

NOME RESPONSABILE RELAZIONI PUBBLICHE: dottor Agostino Carloni

INDIRIZZO SEDE PRINCIPALE CON NUMERI TELEFONO UTILI: Roma, via del Teatro Valle 51, I-00186 Roma Tel. (+39) 06-68.76.738; Milano, via Castelmorrone 8, I-20129 Milano Tel. (+39) 02-73.05.14

NUMERO ISCRITTI/ASSOCIATI: 280

NUMERO DI PERSONE CHE RUOTANO ATTORNO (non essendo necessariamente iscritte): 1.000

PAESI NEL MONDO IN CUI ESISTE UNA PRESENZA: Svizzera

INDIRIZZO SITO WEB E INDIRIZZI MAIL UTILI: www.alleanzacattolica.org;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

RIVISTE (NOME, DIRETTORE, FINALITÀ): Cristianità, rivista bimestrale, dal 1973.Direttore Giovanni Cantoni: Studi e commenti di cultura cattolica

LIBRO FONDAMENTALE:

Plinio Corrêa de Oliveira (1908-1995), Rivoluzione e Contro-Rivoluzione

LIBRI IMPORTANTI (Se esistono libri che si ritiene fondamentali per comprendere il proprio carisma o le finalità della propria associazione): Francesco di Sales Pollien certosino (1853-1936), Cristianesimo vissuto; Jean-Baptiste Chautard certosino (1858-1935), L’anima di ogni apostolato; Raoul Plus S.J. (1882-1958), Come pregare sempre. Princìpi e pratica dell’unione con Dio

RITIRI SPIRITUALI (Date, luoghi e breve spiegazione dei principali momenti di ritrovo annuali): Due «Capitoli generali», aperti a soci e ad amici di «Cristianità», consuetamente convocati a Roma nei mesi di maggio e di ottobre, abitualmente dal sabato alla domenica, a tema.

RITIRI SPIRITUALI SETTIMANALI O MENSILI (Breve spiegazione dei principali momenti settimanali di ritrovo): Riunione settimanale di Croce, l’unità associativa, con momenti spirituale, formativo, di commento alla situazione politico-religiosa e culturale e con assunzione di decisioni operative.

Ritiro mensile o bimestrale delle diverse Croci di una o più Regioni Associative, con momento spirituale, formativo, di commento alla situazione politico-religiosa e culturale.

Riunione – detta “Capitolo” – mensile dei reggenti regionali con esame di un’agenda che va dalla situazione nella Chiesa a quelle internazionale, nazionale e associativa, con comunicazione d’informazioni e assunzione di decisioni operative.

Capitolo mensile dei capi-croce di una Regione Associativa.

CASE EDITRICI (Se esistono case editrici legate al movimento o all’associazione): Cristianità soc. coop. a r.l.

NOTE O ALTRO DA AGGIUNGERE: La formazione spirituale si svolge anche attraverso la pratica degli Esercizi Spirituali ignaziani nella versione di sei giorni secondo il metodo proposto da Francesc de Paula Vallet (1883-1947), fondatore dei Cooperatori Parrocchiali di Cristo Re, dettati dai sacerdoti dell’OMME, l’Opus Mariae Matris Ecclesiae, un’associazione pubblica clericale nata da persone che hanno maturato la propria vocazione in Alleanza Cattolica.

 

CAMMINO NEOCATECUMENALE

 

Nel 1964, Francisco (Kiko) Argüello, un pittore nato a León (Spagna), e Carmen Hernández, laureata in chimica e formatasi nell’Istituto Misioneras de Cristo Jesús, si incontrano tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Dopo tre anni, in questo ambiente composto soprattutto da poveri, si forma una sintesi kerigmatico-catechetica che, sostenuta dalla Parola di Dio, dalla Liturgia e dall’esperienza comunitaria, e sulla scia del Concilio Vaticano II, diventerà la base di ciò che il Cammino Neocatecumenale porterà in tutto il mondo. 

Dalle baracche l’esperienza passa presto ad alcune parrocchie di Madrid e di Zamora. Nel confronto, al quale fu sottomessa la sintesi kerigmatico-catechetica formatasi tra i baraccati di Palomeras Altas, presto si vide come nelle parrocchie soprattutto benestanti le catechesi erano usate per "sopravvestirsi", come conferenze, non come un cammino di conversione e di "kenosis", dove far morire a poco a poco l'uomo vecchio, per poter essere rivestiti della nuova creazione nello Spirito Santo. 

Così gradualmente venne apparendo il Battesimo, come cammino da percorrere per arrivare a una fede adulta, capace di rispondere ai cambiamenti sociali che si stavano verificando. 

Ben presto apparve la necessità di fare una prima riflessione sull’esperienza di ciò che stava accadendo, di ciò che il Signore stava compiendo in quelle comunità. Nell’aprile del 1970, a Majadahonda, nei pressi di Madrid, gli iniziatori del Cammino, Kiko e Carmen, insieme ai responsabili, presbiteri e qualche parroco delle prime comunità esistenti, si riunirono per fare una prima riflessione su ciò che lo Spirito Santo stava attuando in mezzo a loro. Si preparò un questionario con una domanda base: Che cosa sono queste comunità che stanno sorgendo nelle parrocchie? 

Dopo tre giorni di preghiera e di lavoro si giunse, all’unanimità, a questa riposta:

Che cos'è la Comunità

- La comunità è la Chiesa: che è il Corpo visibile del Cristo risorto. Nasce dall'annuncio della "Buona Novella" che è Cristo, vincitore in noi di tutto quello che ci uccide e distrugge.

- Questo annuncio è apostolico: unità e dipendenza dal Vescovo, garanzia della verità e della universalità.

- Siamo chiamati da Dio a essere sacramento di salvezza all'interno dell'attuale struttura parrocchiale; inizia un cammino verso la fede adulta, attraverso un Catecumenato vissuto mediante il tripode: Parola di Dio, Liturgia e Comunità.

Missione di queste comunità nell'attuale struttura delle Chiese

- Rendere visibile un nuovo modo di vivere oggi il Vangelo, tenendo presente le profonde esigenze dell'uomo e il momento storico della Chiesa.

- Aprire un cammino. Chiamare a conversione.

- Non si impongono. Sentono il dovere di non distruggere niente, di rispettare tutto, presentando il frutto di una Chiesa che si rinnova e che dice ai suoi Padri che sono stati fecondi, perché da essi sono nate.

Come si realizza questa missione

- Queste comunità sono nate e desiderano rimanere dentro la Parrocchia, con il Parroco, per dare i segni della fede: l'amore e l'unità. "Amatevi l'un l'altro come io ho amato voi. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli" (Gv 13,34-35). "Padre, io in essi e tu in me; affinché siano perfettamente uno e il mondo sappia che tu mi hai mandato" (Gv 17,23). L'amore nella dimensione della Croce e l'unità sono i segni che creano gli interrogativi necessari perché si possa annunciare Gesù Cristo (…).

Al termine della convivenza venne l’allora Arcivescovo di Madrid, che già aveva conosciuto l’esperienza delle baracche e aveva invitato a portarla nelle parrocchie. Gli venne letta la riflessione maturata durante l’incontro. L’Arcivescovo, dopo averla ascoltata, esordì dicendo: "Se l’avessi scritta io, sarebbe la pagina più bella della mia vita".

Alcuni anni più tardi, quando il Cammino era già diffuso in molte parrocchie di Roma e in varie diocesi d’Italia, gli iniziatori furono chiamati dalla Congregazione del Culto divino, perché volevano sapere in che cosa consisteva quell’itinerario di riscoperta del Battesimo e i riti che facevamo. L’allora Segretario della Congregazione, Mons. Annibale Bugnini, e il gruppo di esperti che erano con lui, rimasero enormemente impressionati nel vedere che ciò che stavano elaborando da alcuni anni sul catecumenato per gli adulti – e che presto sarebbe stato pubblicato come "Ordo Initiationis Christianae Adultorum" (OICA) –, lo Spirito Santo, partendo dai poveri, lo stava già mettendo in opera. Dopo due anni di studio di ciò che le comunità facevano, pubblicarono nella rivista ufficiale della Congregazione (Notitiae), in latino, per tutta la Chiesa, una nota laudatoria: "Praeclarum exemplar" dell’opera che stava svolgendo il Cammino neocatecumenale . Con loro si concordò il nome da ! dare al Cammino: "Neocatecumenato", come itinerario di formazione cristiana post-battesimale che segue le indicazioni proposte nel Capitolo IV dello stesso Ordo. In esso si dice infatti che alcuni riti per i non battezzati, proposti dall’OICA possano essere adattati anche a coloro che sono già battezzati, ma non sufficientemente catechizzati.

Insieme a questi momenti salienti della storia del Cammino, va ricordata la caratteristica di fondo che lo costituisce e che lo Statuto riconosce: la possibilità di vivere la vita cristiana in comunità, recuperando il modello ecclesiale dei primi secoli. 

Il Cammino neocatecumenale si è proposto, sin dal suo sorgere, come un cammino di iniziazione alla fede: non è una spiritualità particolare, ma un cammino di gestazione, "un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni" (Giovanni Paolo II, Lettera "Ogniqualvolta"). 

È un processo di maturazione alla fede che ricostruisce la comunità cristiana: e questa diventa segno per il mondo, resiste al processo di secolarizzazione. In questo cammino di fede verso la radicalità del proprio Battesimo diventa centrale la comunità cristiana e, come nucleo fondamentale di essa, la famiglia. È in seno ad una comunità cristiana concreta che si fa, in prima persona, un’esperienza viva e diretta della vita cristiana. Si riceve una parola, che si fa liturgia, che cresce, poco a poco, in koinonia, in comunità. Dio stesso è comunità di persone.

Molti sono stati i doni dello Spirito che hanno caratterizzato lo sviluppo del Cammino, in particolare i Catechisti itineranti, le Famiglie in missione, i Seminari "Redemptoris Mater". 

Vari Vescovi, preoccupati per la situazione di secolarizzazione presente in tante parrocchie, vedendo che in quelle parrocchie dove era nato il Cammino Neocatecumenale si costituivano delle piccole comunità vive, piene di lontani, hanno sollecitato di poter aprire lo stesso percorso di iniziazione cristiana, chiedendo catechisti da altre città e nazioni. Ciò ha dato luogo alla nascita dei Catechisti itineranti. Negli incontri dei catechisti si espongono queste richieste dei Vescovi e si invitano liberamente coloro che si sentono chiamati partire per annunziare il Vangelo a rendersi disponibili a tale missione, in base al mandato del proprio battesimo. Appare così di nuovo un modello di Chiesa primitiva evangelizzata da apostoli e catechisti itineranti, senza che questi formino nessun gruppo particolare. Essi restano inseriti nelle proprie comunità e parrocchie, dalle quali partono e alle quali ritornano periodicamente. 

Così, a poco a poco, attraverso l'esperienza e in tante convivenze di formazione, si sono costituite équipes itineranti di evangelizzazione, formate da donne e uomini celibi, o da coppie, e da un sacerdote che ottiene il permesso dal proprio Vescovo o dal proprio Superiore religioso. Esse vanno durante un tempo in un'altra diocesi, d'accordo con il Vescovo che li chiama, ad aprire il Cammino Neocatecumenale nelle parrocchie. Detta struttura di evangelizzazione, come un'impalcatura, è coordinata dall'Équipe responsabile del Cammino Neocatecumenale, composta dagli iniziatori, Kiko e Carmen, e da un presbitero, Padre Mario Pezzi. Così, nell'arco di questi anni, il Cammino si è esteso nei 5 continenti. 

Di fronte alla situazione del Nord Europa, dove la secolarizzazione dura ormai da molti anni, la Chiesa si va riducendo e si trova in una situazione di debolezza estrema – soprattutto è distrutta la famiglia –, ispirati dalle parola del Santo Padre, Kiko e Carmen hanno visto la necessità di inviare famiglie in missione, sia per fondare la chiesa in alcune zone di "terra nullius", come una "implantatio Ecclesiae", sia per aiutare a rafforzare le comunità esistenti con famiglie che mostrino il volto di una "famiglia cristiana".

Anche nell’America del Sud, a causa dell'enorme emigrazione dalle campagne verso le periferie delle grandi città e della scarsità del clero per aprire nuove parrocchie, questi enormi agglomerati urbani sono preda delle sette. I vescovi, vista la forza di evangelizzazione che ha il Cammino, hanno chiesto l’invio di famiglie in questi centri periferici, spesso baraccopoli immense, per formare nuclei di evangelizzazione che possano contenere le sette, formando piccole comunità, nell’attesa di poter inviare un presbitero e fondare nuove parrocchie. 

Tutto ciò ha fatto sì che il Santo Padre Giovanni Paolo II nell’anno 1988 inviasse le prime cento famiglie in molte Diocesi, i cui Vescovi ne avevano fatto richiesta.

Queste famiglie, che restano unite alla propria comunità neocatecumenale, inserita nella parrocchia, sono sostenute dalla stessa comunità e dalla parrocchia per ciò che si riferisce a spese di viaggi, affitto delle case, costruzione di nuove chiese, sostegno morale, lettere, preghiere, ecc. Nasce così una proficua collaborazione fra comunità, parrocchia e missione.

Dall’opera di evangelizzazione, iniziata dalle famiglie in diverse zone, è apparsa ben presto la necessità di presbiteri che sostenessero le nuove comunità appena formate e con cui si potessero costituire eventuali nuove parrocchie.

In questo contesto sono nati i Seminari "Redemptoris Mater": grazie alla visione profetica degli iniziatori del Cammino, al coraggio del Papa Giovanni Paolo II e allo slancio missionario delle famiglie in missione, quasi tutte con molti figli. Fondamentale per la rievangelizzazione e formazione di nuove parrocchie è stata proprio la testimonianza di fede dei figli di queste famiglie. 

Questi Seminari sono diocesani, eretti dai Vescovi, in accordo con l'Équipe Responsabile internazionale del Cammino, e si reggono secondo le norme vigenti per la formazione e l’incardinazione dei chierici diocesani; sono missionari: i presbiteri che in essi vengono formati, sono disponibili ad essere inviati dal Vescovo in ogni parte del mondo; sono internazionali: i seminaristi provengono da paesi e continenti diversi, sia come segno concreto della cattolicità, sia come segno di disponibilità ad essere mandati ovunque.

Ma il dato più significativo di questi Seminari è che essi, da un parte, sono un dono che aiuta le Diocesi ad aprirsi alla missionarietà, ad andare in tutto il mondo e, dall’altra, trovano nel Cammino Neocatecumenale, un sostegno che accompagna i seminaristi durante il tempo della loro preparazione e, divenuti presbiteri, continua a sostenerli nella formazione permanente.

 

COMUNIONE E LIBERAZIONE

 

Comunione e Liberazione è un movimento ecclesiale il cui scopo è l’educazione cristiana matura dei propri aderenti e la collaborazione alla missione della Chiesa in tutti gli ambiti della società contemporanea. È nato in Italia nel 1954 quando don Luigi Giussani diede vita, a partire dal Liceo classico «Berchet» di Milano, a un’iniziativa di presenza cristiana chiamata Gioventù Studentesca (GS). La sigla attuale, Comunione e Liberazione (CL), compare per la prima volta nel 1969. Essa sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, è il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo. Attualmente Comunione e Liberazione è presente in circa settanta Paesi in tutti i continenti. Non è prevista alcuna forma di tesseramento, ma solo la libera partecipazione delle persone. Strumento fondamentale di formazione degli aderenti al movimento è la catechesi settimanale denominata «Scuola di comunità».

Rivista ufficiale del movimento è il mensile internazionale «Tracce - Litterae Communionis». Tracce riporta i giudizi e la vita di Cl in tutto il mondo. Ogni mese su Tracce, che è disponibile in undici lingue (italiano, inglese, spagnolo, brasiliano, portoghese, polacco, russo, francese e tedesco e, con diversa periodicità, anche in giapponese e ungherese) vengono pubblicate lettere, testimonianze dall'Italia e dal mondo, interventi di don Giussani, vita della Chiesa, cultura, società e politica, il tutto nel segno di un autentico ecumenismo. 

«Un carisma – ha scritto don Giussani – si può definire come un dono dello Spirito dato a una persona in un determinato contesto storico, affinché quell’individuo dia inizio a una esperienza di fede che possa risultare in qualche modo utile alla vita della Chiesa. Sottolineo il carattere esistenziale del carisma: esso rende più convincente, più persuasivo, più “abbordabile” il messaggio cristiano proprio della tradizione apostolica. Un carisma è un terminale ultimo dell’Incarnazione, cioè una modalità particolare attraverso la quale il Fatto di Gesù Cristo uomo-Dio mi raggiunge e, per il tramite della mia persona, può raggiungere altri». L’essenza del carisma dato a Comunione e Liberazione può essere indicato da tre fattori: - prima di tutto l’annuncio che Dio è diventato uomo (lo stupore, la ragionevolezza e l’entusiasmo di questo): «Il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi»; - in secondo luogo l’affermazione che questo uomo – Gesù di Nazareth morto e risorto – è un avvenimento presente in un «segno» di «comunione», cioè di unità di popolo guidato come garanzia da una persona viva, ultimamente il Vescovo di Roma; - terzo fattore: solo nel Dio fatto uomo, perciò solo nella Sua presenza e, quindi, solo attraverso – in qualche modo – la forma sperimentabile della Sua presenza (quindi, ultimamente solo dentro la vita della Chiesa), l’uomo può essere uomo più vero e l’umanità può essere veramente più umana. Scrive san Gregorio Nazianzeno: «Se non fossi tuo, mio Cristo, mi sentirei creatura finita». È quindi dalla Sua presenza che scaturiscono con sicurezza moralità e passione per la salvezza dell’uomo (missione). « Fin dalla prima ora di scuola al Liceo «Berchet» di Milano – ricorda don Giussani – ho cercato di mostrare ai ragazzi che cosa mi muoveva: non la volontà di convincerli che avevo ragione, ma il desiderio di mostrare loro la ragionevolezza della fede; cioè che l’adesione della loro libertà all’annuncio cristiano era richiesta in fo! rza della scoperta corrispondenza di ciò che dicevo alle esigenze proprie del loro cuore così implicate nella definizione di ragionevolezza. Solo questa dinamica di riconoscimento fa diventare chiunque aderisca al nostro movimento creativo e protagonista, e non ripetitore di formule e discorsi. Per questo, mi pare, il carisma genera un fatto sociale non come progetto, ma come movimento di persone cambiate da un incontro, che rendono tentativamente più umano il mondo, l’ambiente e le circostanze che incontrano. La memoria di Cristo vissuta tende inevitabilmente a generare una presenza nella società, a prescindere da qualunque esito programmato».

 

Per ulteriori informazioni:

Sito ufficiale di Cl

http://www.comunioneliberazion¶

e.it/

 

Sito ufficiale della rovista di Cl “Tracce”

http://www.tracce.it/

 

Sito ufficiale della Compagnia delle Opere

http://www.cdo.it/it-IT

 

Sito ufficiale AVSI

http://www.avsi.org/introfla.h¶

tml

 

Sito ufficiale Banco Alimentare

http://www.bancoalimentare.it/

 

Sito ufficiale Banco Farmaceutico

http://www.bancofarmaceutico.o¶

rg/

Sito ufficiale Fraternità San Carlo

http://www.fscb.org/

 

Sito ufficiale Meeting di Rimini

http://www.meetingrimini.org/i¶

ta/index.php

 

Sito ufficiale Cl in Argentina

http://www.meetingrimini.org/i¶

ta/index.php

 

Sito ufficiale Cl in Brasile

http://www.cl.org.br/

 

Sito ufficiale Cl in Canada

http://www.communionliberation¶

.ca/

 

Sito ufficiale Cl in Germania

http://www.comunioneliberazion¶

e.de/

 

Sito ufficiale Cl in Gran Bretagna

http://www.communionliberation¶

.co.uk/

 

Sito ufficiale Cl in Paraguay

http://www.clonline.org/py/

 

Sito ufficiale Cl in Polonia

http://www.cl.opoka.org.pl/

 

Sito ufficiale Cl in Portogallo

http://www.taprobana.pt/cl/

 

Sito ufficiale Cl Porto Rico

http://www.clpr.org/

 

Sito ufficiale Cl negli USA

http://www.clonline.org/us/

 

Sito non ufficiale di don Luigi Giussani

http://www.sensoreligioso.it

 

COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII

 

La “Comunità Papa Giovanni XXIII” vive come “un’unica famiglia spirituale composta da persone di diversa età e stato di vita che intendono seguire Cristo povero, servo e sofferente, impegnandosi a rispondere alla universale chiamata alla santità, a contribuire alla realizzazione del Regno di Dio, a partecipare alla missione di salvezza della Chiesa”, condividendo direttamente la vita degli ultimi. La Chiesa in data 25 marzo 2004, ci ha donato il riconoscimento definitivo quale Associazione Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio con Personalità Giuridica. I membri della Comunità mettono la vita con la vita degli emarginati in Italia e in altri paesi del mondo: Albania, Bangladesh, Bolivia, Brasile, Chiapas, Cile, Congo, Croazia, India, Kenya, Ossezia, Russia, San Marino, Sierra Leone, Sri Lanka, Tanzania, Venezuela, Zambia. Il presidente è don Oreste Benzi.

Mossi dallo Spirito a seguire Gesù povero e servo, i membri della Comunità Papa Giovanni XXIII, per vocazione specifica, si impegnano a condividere direttamente la vita degli ultimi mettendo la propria vita con la loro vita, facendosi carico della loro situazione, mettendo la propria spalla sotto la loro croce, accettando di farsi liberare dal Signore attraverso loro. L’amore ai fratelli poveri di cui si condivide la vita deve spingersi fino a cercare di togliere le cause che provocano il bisogno e quindi porta la Comunità ad impegnarsi seriamente nel sociale, con un’azione non violenta, per un mondo più giusto, divenendo voce di chi non ha voce.

Si vive la vocazione, in ogni ambito e stato di vita:

• condividendo la vita degli ultimi;

• conducendo una vita da poveri;

• facendosi garantire il cammino nell’obbedienza;

• dando spazio alla preghiera e alla contemplazione;

• vivendo la fraternità secondo il Vangelo. (Dalla Carta di fondazione dell’Associazione)

 

NOME: “Comunità Papa Giovanni XXIII”

ANNO FONDAZIONE: 1971

NOME FONDATORE: Benzi Don Oreste

NOME ATTUALE RESPONSABILE: Benzi Don Oreste

NOME RESPONSABILE RELAZIONI PUBBLICHE: Paradisi Stefano

INDIRIZZO SEDE PRINCIPALE CON NUMERI TELEFONO UTILI: Sede amministrativa: Via Mameli, 1 - tel. 0541/54719; Segreteria rappresentanza: Via dei Mille, 38 tel. 0541/55503 

NUMERO ISCRITTI/ASSOCIATI: 1614

NUMERO DI PERSONE CHE RUOTANO ATTORNO (non essendo necessariamente iscritte): 7/8.000 Persone

PAESI NEL MONDO IN CUI ESISTE UNA PRESENZA: 20 Paesi

INDIRIZZO SITO WEB E INDIRIZZI MAIL UTILI:apg23.org;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

RIVISTE (NOME, DIRETTORE, FINALITÀ): Nome: “Sempre”; Direttore: Benzi Don OresteFinalità: Diffusione della vocazione e approfondimento dei temi legati alla vocazione povertà e al disagio sociale

LIBRO FONDAMENTALE: Schema di Vita, Pane quotidiano (commento alle letture del giorno di Benzi don Oreste), Collana Anawim cicli di meditazioni per momenti di preghiera sui vari principi della vocazione.

LIBRI IMPORTANTI (Se esistono libri che si ritiene fondamentali per comprendere il proprio carisma o le finalità della propria associazione): Scatechismo (Autore Benzi don Oreste); Ho scoperto perché Dio sta zitto (Autore Benzi don Oreste); Per la Famiglia (Autore Benzi don Oreste); Con questa tonaca lisa (Autore Benzi don Oreste); La preghiera dei poveri (Autore Paolo Ramonda). 

RITIRI SPIRITUALI (Date, luoghi e breve spiegazione dei principali momenti di ritrovo annuali): 3 giorni generale di tutti quanti i membri dell’associazione 1 volta all’anno; 6 momenti di 3gg di ritiro spirituale generali per tutti i membri della comunità

RITIRI SPIRITUALI SETTIMANALI O MENSILI (Breve spiegazione dei principali momenti settimanali di ritrovo): Ogni zona in cui è articolata l’associazione organizza propri momenti di spiritualità, minimo 3 al mese.

CASE EDITRICI (Se esistono case editrici legate al movimento o all’associazione): Editore Sempre

 

ASSOCIAZIONE METER

 

“Meter è un dono di Dio, alla Chiesa e alla società. In greco significa accoglienza, grembo e in senso più lato protezione e accompagnamento, nasce dall’esigenza di intervenire nelle realtà ecclesiali e non ecclesiali per radicare e promuovere, assieme alla pastorale ordinaria delle comunità cristiane, la cultura,e i diritti e la tutela dell’infanzia.

L’Associazione Meter con il centro di primo ascolto e di prima accoglienza e gli Sportelli Meter vuole essere un significativo punto di riferimento riconoscibile e credibile all’Italia e all’estero, per educare a una cultura dell’infanzia che rassereni l’ambiente e tuteli di fatto “i figli di tutti con la partecipazione di tutti”, per prevenire abusi e maltrattamenti e progettare interventi mirati di aiuto concreto alle vittime degli abusi sessuali, attuando la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989. Meter si impegna ogni giorno, con vigore e determinazione sempre crescenti, contro il silenzio e l’omertà; si radica in tutto il territorio nazionale per diventare una forza sociale di uomini e donne dalla parte dei bambini e delle loro famiglie. Tante persone che si impegnano, con un servizio silenzioso e competente, che ogni giorno incontrano il dolore di tanti bambini e famiglie ai quali vogliono ridare fiducia, speranza e “guarigione” dagli atti a! ssurdi ed ingiustificati di violenza di adulti contro l’innocenza. Storie che segnano la vita personale di ogni socio, di ogni volontario e collaboratore che con gratuità offre per gli altri, con competenza e professionalità, un servizio e una diaconia che mettono al centro della nostra azione e della nostra vita il bambino. Meter è la realizzazione di un’esperienza concreta, che iniziò, nel 1995, quando il mio Vescovo mi mandò in una nuova sede pastorale, la parrocchia Madonna del Carmine, una delle più popolose di Avola. Solo una settimana dopo, mi ritrovai dentro una storia drammatica: una madre aveva quasi strangolato la propria bambina di dodici anni. Da allora una storia dopo l’altra più o meno drammatica, cominciarono a coinvolgermi, perché non potevo restare indifferente, così entrai in contatto sempre più a fondo con la realtà dei bambini, coinvolti in un giro vorticoso di forti interessi economici. 

Tra il 1989-1991 mi imbattei per la prima volta in un sito pedopornografico. Decisi di approfondire e di verificare altre connessioni: mi ritrovai una serie di volti di bambini, di sguardi senza nomi, ognuno dei quali aveva un prezzo e riservava determinate emozioni. Fu la prima denuncia, seguita purtroppo da tante altre. Queste, oggi, vengono effettuate dall’Associazione Meter in collaborazione con le autorità giudiziarie, le Polizie di tutto il mondo e le Istituzioni che si occupano di Infanzia. Meter, offre anche consulenza e assistenza sociale, consulenza psicologia, sociologica, giuridica, medica pediatrica, informatica e assistenza spirituale. L’equipè degli esperti di Meter porta avanti Progetti per l’informazione e la formazione, la prevenzione e la tutela dei diritti dei bambini. E’ attivo il numero verde ( 800 455270), che si affianca a quello istituzionale (0931 564872) e al portalewww.associazionemeter.it, utilizzato per aiutare e accompagnare in tutte le loro difficoltà i bambini o le loro famiglie, che si imbattono su disagi di ogni genere. Raccoglie segnalazioni di emergenza, fornisce informazioni, percorsi di prevenzione, nonché risposte sull’abuso dell’infanzia, sulla pedofilia e sui diritti dei bambini”. (Don Fortunato di Noto, fondatore e responsabile Associazione Meter)

 

NOME: Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto

ANNO FONDAZIONE: L’Associazione Meter è stata costituita nel settembre del 2002, ma nasce da un’esperienza decennale dei fondatori della stessa

NOME FONDATORE: Don Fortunato Di Noto

NOME ATTUALE RESPONSABILE: Don Fortunato Di Noto

NOME RESPONSABILE RELAZIONI PUBBLICHE: Segreteria Meter

INDIRIZZO SEDE PRINCIPALE CON NUMERI TELEFONO UTILI: Via Emanuele Filiberto, 58 – 96012 Avola (SR)

NUMERO ISCRITTI/ASSOCIATI: 15

NUMERO DI PERSONE CHE RUOTANO ATTORNO (non essendo necessariamente iscritte):60

PAESI NEL MONDO IN CUI ESISTE UNA PRESENZA: Sportelli Meter già presenti: Avola, Ragusa, Modica, Pachino, Canicattini Bagni, Messina. Prossima apertura Sportello Meter: Gela, Enna, Piazza Armerina, Bolzano, Roma Torino. Collaborazione: Belgio, Portogallo, Bruxelles.

INDIRIZZO SITO WEB E INDIRIZZI MAIL UTILI: www.associazionemeter.it;  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

LIBRI IMPORTANTI (Se esistono libri che si ritiene fondamentali per comprendere il proprio carisma o le finalità della propria associazione): Libretto informativo Associazione Meter Onlus, per comprendere il carisma, la diaconia per l’infanzia, e le finalità di Meter.

RITIRI SPIRITUALI (Date, luoghi e breve spiegazione dei principali momenti di ritrovo annuali): giugno e dicembre: Appuntamento che vede riuniti tutti i membri di Meter, soci, volontari e collaboratori; si tratta di un incontro per “verificare” la «la diaconia» e il nostro impegno nei confronti dell’infanzia e dell’adolescenza.Una giornata per condividere “attese e speranze”, fatiche e soddisfazioni, progetti e difficoltà.

25 aprile: celebrazione giornata della memoria dei bambini vittime della violenza, sfruttamento e indifferenza. Una giornata per riflettere sulla realtà della vita degli innocenti dimenticati, per ricordare i tanti piccoli in Italia e nel mondo a cui è stata negata la vita. 

20 novembre: Celebrazione della giornata mondiale della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia.

 

MOVIMENTO DEI FOCOLARI

 

Il Movimento dei Focolari, diffuso in 182 Paesi nei 5 continenti, si profila con la fisionomia di un piccolo popolo composto da persone delle diverse razze, culture, categorie sociali. Il suo carisma è l'unità. Lo scopo, contribuire a comporre nella fraternità la famiglia umana attraverso i dialoghi: interreligioso, ecumenico, con persone senza convinzioni religiose, all’interno della Chiesa e con i vari ambiti della società, tra cui cultura, politica, economia, comunicazione, arte, scienze. Membri: oltre 141.000. Aderenti: circa 2.400.000. Irradiazione: alcuni milioni difficilmente quantificabili. 

Nasce a Trento il 7 dicembre 1943, giorno in cui Chiara Lubich – che sarà riconosciuta come fondatrice e presidente - allora poco più che ventenne, consacra la sua vita per sempre a Dio, in risposta alla folgorante scoperta del Suo amore che si rivela proprio nel clima di odio del secondo conflitto mondiale. Nei rifugi, sotto i bombardamenti, insieme alle sue prime compagne, porta solo il Vangelo. "Quelle parole – scrive Chiara stessa – sembrano illuminarsi di una luce nuova". Nel comandamento dell'amore scambievole scoprono il cuore del Vangelo. Nel testamento di Gesù "Che tutti siano uno", il piano divino di unità universale e lo scopo stesso della loro vita. In Gesù Crocefisso, che in croce giunge a gridare l'abbandono del Padre, la misura dell'amore scambievole e il segreto per comporre ovunque quell'unità che "genera" la presenza spirituale di Gesù da lui promessa a "due o più riuniti nel suo nome", cioè nel suo amore, apportatrice dei doni dello Spirito: pace, gioia, a! more, luce. 

Spiritualità dell'unità - Si delineano così i cardini di una nuova spiritualità, la spiritualità dell'unità o di comunione, condivisa sin dagli inizi da persone di ogni età e categoria. Non solo da cattolici, ma, in vario modo, attualmente, anche da oltre 50.000 cristiani di 350 Chiese e Comunità ecclesiali, oltre 30.000 fedeli delle grandi religioni e da circa 100.000 persone di convinzioni non religiose. 

La spiritualità genera uno stile di vita che, ispirandosi a principi cristiani - senza trascurare, anzi evidenziando valori paralleli in altre fedi e culture - risponde alla diffusa domanda di senso della vita e di autenticità, e contribuisce a portare nel mondo pace e unità. Pur a dimensione di “laboratorio”, crollano pregiudizi. I semi di verità e di amore insiti nelle diverse culture diventano ricchezza reciproca. La reciprocità dell'amore fino a costruire l'unità si rivela come "paradigma di unità", "codice" per trasformare il sociale.

Composizione – Cogli anni, pur essendo un’unica opera, si sono delineate varie diramazioni che abbracciano dai laici ai religiosi, dai bambini, alle famiglie, ai vescovi, tra cui 6 movimenti ad ampio raggio: per il rinnovamento della famiglia (Famiglie Nuove), della società (Umanità Nuova), del mondo ecclesiale (Movimenti parrocchiale e diocesano), per rispondere alla domanda di grandi ideali da parte dei giovani (Giovani per un mondo unito e Ragazzi per l’unità). 

La spiritualità è l’humus da cui traggono linfa molteplici concretizzazioni tra cui: 33 cittadelle di testimonianza, nei cinque continenti, 26 case editrici in altrettanti Paesi, oltre 1000 opere e attività sociali, di maggiore rilievo nei Paesi in via di sviluppo. A livello culturale: Scuola Abbà, dove docenti delle più varie discipline elaborano le prime linee di una nuova cultura illuminata dal carisma dell’unità. Prendono forma nuovi movimenti come, in campo economico, il progetto dell'Economia di comunione che ispira la gestione di circa 800 imprese, e in quello politico, il Movimento politico per l'unità, che propone la fraternità come categoria politica. 

Approvazione Pontificia - È stato approvato dalla Santa Sede sin dal 1962 e, con i successivi sviluppi, nel 1990. 

Per ulteriori informazioni: sito ufficiale: www.focolare.org 

 

NOME: Movimento dei Focolari (o Opera di Maria)

ANNO FONDAZIONE: 1943

NOME FONDATORE: Chiara Lubich

NOME ATTUALE RESPONSABILE: Chiara Lubich, Presidente

NOME RESPONSABILE RELAZIONI PUBBLICHE: Carla Cotignoli, responsabile Servizio Informazione Focolari

INDIRIZZO SEDE PRINCIPALE CON NUMERI TELEFONO UTILI: Via Frascati 306 – 00040 Rocca di Papa (RM) – ITALIA - Tel. 0039.06.947989 – Fax 0039.06. 94749320 – e-mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

NUMERO ISCRITTI/ASSOCIATI: membri oltre 141.000

NUMERO DI PERSONE CHE RUOTANO ATTORNO (non essendo necessariamente iscritte):

circa 2. 400.000 aderenti, con una irradiazione di alcuni milioni difficilmente quantificabile

PAESI NEL MONDO IN CUI ESISTE UNA PRESENZA: 182

INDIRIZZO SITO WEB E INDIRIZZI MAIL UTILI: www.focolare.org

RIVISTE (NOME, DIRETTORE, FINALITÀ):

- “Città Nuova”, quindicinale di opinione; 40 le edizioni in altrettante nazioni, per 25 lingue.

- “Nuova Umanità”, rivista bimestrale di cultura.

- “Gen's” e “Unità e Carismi”: riviste per sacerdoti e religiosi, bimestrali in diverse lingue. 

- “Economia di Comunione. Una cultura nuova”, periodico quadrimestrale. 

LIBRO FONDAMENTALE: Chiara Lubich - La dottrina spirituale - Mondadori

LIBRI IMPORTANTI – Enzo Fondi e Michele Zanzucchi “Un popolo nato dal Vangelo – Edizioni S. Paolo

Sito web ufficiale: www.focolare.org

RITIRI SPIRITUALI (Date, luoghi e breve spiegazione dei principali momenti di ritrovo annuali): I ritiri spirituali o corsi di formazione sono in corso tutto l’anno per le varie diramazioni del Movimento: a carattere internazionale si svolgono al Centro Mariapoli di Castelgandolfo.

RITIRI SPIRITUALI SETTIMANALI O MENSILI (Breve spiegazione dei principali momenti settimanali di ritrovo): I membri del movimento si incontrano settimanalmente per approfondire la spiritualità dell’unità, per un aggiornamento della vita del movimento, per lo scambio di esperienze.

CASE EDITRICI (Se esistono case editrici legate al movimento o all’associazione):

- “Città Nuova”, casa editrice italiana con oltre 85 titoli l’anno. Roma, tel. 06.3216212 – www.cittanuova.it

- 28 case editrici in altrettanti Paesi, pubblicano oltre 215 titoli l’anno

AVVENIMENTI PIU’ IMPORTANTI DEL 2005

La manifestazione di maggior rilievo sarà il: 

Family Fest - “Just Family”, L’amore costruisce la pace

16 aprile – Roma, piazza del Campidoglio in diretta Rai Uno con manifestazioni contemporanee in svolgimento in più di 100 città nei 5 continenti -www.famiglienuove.info – già inviato comunicato

Vari poi saranno i convegni internazionali che presenteranno proposte di rinnovamento nei vari campi:

Sociologia: Convegno internazionale organizzato da Social One - Scienze sociali in dialogo,“Rapporti sociali e fraternità: paradosso o modello sostenibile? Una prospettiva a partire dalle scienze sociali 

11-13 febbraio 2005 – Castelgandolfo (Roma) 

Ecologia: Seminario di studi organizzato da Eco-One – An ecology for a united world – “La sostenibilità dello sviluppo” - 6-8 maggio 2005 – Castelgandolfo (Roma)

Diritto: Convegno internazionale organizzato da C.e.D. - Comunione e Diritto, “La relazionalità nel diritto: quale spazio per la fraternità?” - 18/20 novembre 2005 - Castelgandolfo (Roma) 

Due simposi interreligiosi di carattere accademico e spirituale

Simposio internazionale islamo-cristiano: 24-27 aprile 2005 – Castelgandolfo (Roma) 

Simposio internazionale ebraico-cristiano: 23-26 maggio 2005 - Castelgandolfo (Roma) 

 

(Agenzia Fides 27/3/2005 Dossier a cura di P.L.R.)